Depressione anancastica e atipica

Dr. F. Giubbolini psicoterapeuta a Siena • ott 14, 2018

Disturbi dell'umore e patologie dello "spettro bipolare"

Depressione anancastica
Si tratta di una situazione clinica nella quale è evidente il riscontro di manifestazioni ossessivo-compulsive associate a manifestazioni depressive; tale situazione nella pratica clinica è una evenienza piuttosto frequente: in studi recenti la frequenza dei sintomi depressivi in pazienti affetti da Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) è compresa tra il 13 e il 75% e la depressione risulta la patologia associata più frequente.


Depressione atipica
Il concetto di depressione atipica iniziò a delinearsi negli anni ’50 ad opera dei ricercatori del St Thomas Hospital di Londra. Gli Autori evidenziarono che depressioni di lieve entità caratterizzate, sul piano clinico, da ansia critica e persistente, fobie, somatizzazioni, astenia e sintomi vegetativi inversi , in assenza di caratteristiche endogene.



La depressione anancastica: clinica

Con la dizione ‘depressione anancastica’ si indica una forma di depressione accompagnata da tensione, angoscia ed idee ossessive in individui la cui personalità premorbosa è di tipo rigido oppure ossessivo ; il termine deriva dal fatto che la compulsione, dal latino “compellere” (costringere) è chiamata anche anancasmo, dal greco “ananke” (violenza, costrizione) , ed è - come noto - un comportamento ripetitivo od un’azione mentale che ha lo scopo di opporsi fantasticamente agli effetti dei vissuti ossessivi nel tentativo di prevenirne o a ridurne il disagio attraverso quelli che si definiscono cerimoniali di difesa.



Si tratta quindi di una situazione clinica nella quale è evidente Il cosiddetto " tratto anancastico " ed il riscontro di manifestazioni ossessivo-compulsive associate a manifestazioni depressive ; tale situazione nella pratica clinica è una evenienza piuttosto frequente: in studi recenti la frequenza dei sintomi depressivi in pazienti affetti da Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) è compresa tra il 13 e il 75% e la depressione risulta la patologia associata più frequente (vedi il rif. bibliografico a fondo pagina).

 Nella maggior parte dei casi la sintomatologia depressiva insorge solo successivamente all'esordio del disturbo ossessivo compulsivo mentre soltanto in circa il 10% dei casi i due disturbi presentano un esordio contemporaneo. La patologia può comunque iniziare indifferentemente sia con sintomi depressivi che ossessivo-compulsivi.

La condizione clinica è probabilmente riconducibile a quello che si definisce " modello di personalità anancastica ", ovvero ad una organizzazione della personalità che è caratterizzato da sentimenti di insicurezza personale, dubbio e incompletezza che conducono sovente ad una eccessiva coscenziosità, ostinazione e prudenza.
Sono dunque prevedibili e frequenti pensieri o impulsi indesiderati che tuttavia non raggiungono mai la gravità di un disturbo ossessivo . Sono infine frequenti tratti di perfezionismo e meticolosità, come pure necessità di controlli ripetuti al fine di trovare rassicurazioni. Rigidità e dubbi eccessivi possono altresì essere molto evidenti.





I pazienti depressi con fenomeni di tipo anancastico raramente tuttavia presentano un quadro ossessivo compulsivo completo, così come - pure - piuttosto rare risultano essere in realtà le compulsioni.

 Si tratta usualmente di un disturbo ossessivo a decorso episodico ; ne scaturisce l'ipotesi che il DOC che presenta questo tipo di decorso, del resto tipico di alcuni dei disturbi dell'umore, possa essere una sorta di depressione "mascherata" dalla presenza del disturbo ossessivo-compulsivo (DOC e Depressione insieme) , in sintonia con il concetto di "depressione anancastica" utilizzato in passato.



Black DW, Goldstein RB, Noyes R Jr, Blum N. Psychiatric disorders in relatives of probands with obsessive-compulsive disorder and co-morbid major depression or generalized anxiety. Psychiatry 1995;5:37-41.


La depressione atipica: clinica

Con il termine "depressione atipica" si intende un particolare sottotipo di disturbo dell’umore, caratterizzato essenzialmente da depressione con umore reattivo, un pattern stabile nel tempo di sensitività interpersonale e sintomi vegetativi inversi, quali iperfagia, ipersonnia ed estrema astenia ; spesso la sintomatologia depressiva si accompagna ad una sintomatologia ansiosa rilevante, spesso attacchi di panico e manifestazioni fobiche.



Nella depressione atipica le caratteristiche cliniche includono sintomi ansioso-fobici, peggioramento serale, insonnia iniziale, ipersonnia spesso anche diurna e iperfagia con aumento di peso .
A differenza dei pazienti con manifestazioni melancoliche, quelli con depressione atipica mostrano miglioramento dell'umore grazie a eventi potenzialmente positivi, ma spesso cadono in una depressione paralizzante per la più lieve avversità.

La depressione atipica e i disturbi bipolari di tipo II si sovrappongono largamente.

 Il concetto di depressione atipica iniziò a delinearsi negli anni ’50 ad opera dei ricercatori del St Thomas Hospital di Londra. Gli Autori evidenziarono che depressioni di lieve entità caratterizzate, sul piano clinico, da ansia critica e persistente, fobie, somatizzazioni, astenia e sintomi vegetativi inversi, in assenza di caratteristiche endogene.



La sindrome sembra esplicarsi su alcune dimensioni psicopatologiche transnosografiche tra le quali sono da considerare anche l’umore reattivo e la sensitività interpersonale , oltre ad ansia, aggressività e discontrollo degli impulsi.

Tutti questi aspetti sintomatologici sono presenti nella depressione atipica ed avvalorano la necessità di mantenere distinto questo sottotipo diagnostico.



Nel complesso, le ricerche finora effettuate sembrano indicare l’autonomia della depressione atipica nell’ambito dei disturbi dell’umore, sulla base del profilo sintomatologico specifico; a tutt’oggi, comunque, sono scarse le informazioni sulla stabilità del decorso a lungo termine di queste forme.


Le forme depressive con caratteristiche atipiche rappresentano verosimilmente un sottotipo di disturbo bipolare II .

I sintomi vegetativi inversi della depressione atipica potrebbero essere caratteristici di un sottotipo bipolare "attenuato", caratterizzato da fasi depressive protratte di tipo distimico, con prevalenti aspetti sintomatologici di iperfagia, ipersonnia e rallentamento motorio, che si alternano in modo irregolare a periodi di breve durata, di tipo estroverso-ipomaniacale, spesso scatenati da trattamenti antidepressivi, uso di sostanze stimolanti o alcol e da eventi di vita favorevoli.



La depressione atipica potrebbe essere collocata all’interno del cosiddetto " spettro attenuato di disturbo bipolare ", che include tutte quelle forme di disturbo dell’umore con episodi depressivi accompagnati da episodi ipomaniacali o ciclotimia nelle fasi intervallari (disturbo bipolare di tipo II); oppure quei quadri ancora più sfumati dove si osservano brevi switch ipomaniacali indotti dal trattamento con antidepressivi , o tratti temperamentali premorbosi di tipo ipertimico o ciclotimico .



psicologo siena
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