Il 'setting' in psicoterapia: cosa significa il termine 'setting'

Dr. F. Giubbolini psicoterapeuta a Siena • ott 17, 2018

Il Setting nella terapia individuale e di gruppo

Il Concetto di Setting

'Setting' è termine inglese impiegato per indicare un contesto di ricerca che sia delimitato nel modo più rigo­roso possibile , affinché quanto si osserva, si de­scrive, si comprende, si spiega, possa avere un'at­tendibilità scientifica.

Il concetto di setting quale contenitore di ricerca è impiegato fondamental­mente in ambito psicodinamico.


In psichiatria e psicoterapia dinamica il setting delimita un'area spazio-temporale vincolata da regole che determi­nano ruoli e funzioni in modo da poter analizzare il significato affettivo dei vissuti del paziente; ciò deve avvenire in una situazione specificatamente costruita per questa rile­vazione, e tale da evitare la messa in atto - nell'amibto della reciproca relazione - di stili relazionali tipici della vita quotidiana che potrebbero con facilità alterare il regime del transfert.



Il setting psicoanali­tico classico , dove si determinavano il ritmo delle se­dute, la loro durata, le modalità dell'incontro, il divieto di incontrarsi altrove e molto altro, ha subito negli anni numerose e significative modificazioni per adattarsi non solo e non tanto alle esigenze particolari di specifici contesti di terapia, quanto piuttosto alle progressive e profonde trasformazioni avvenute in ambito teorico.

SETTING di GRUPPO

" Se in un primo momento la psicoterapia di gruppo è nata con l’intento di andare incontro alle esigenze economiche dei pazienti, in un tempo successivo si è osservato come il gruppo presenti delle peculiari caratteristiche che favoriscono lo sviluppo di relazioni , la nascita di legami identificativi, la creazione di una cultura comune e potenti meccanismi trasformativi... ... il gruppo è, infatti, contemporaneamente e paradossalmente, sia un intero o un contenitore, sia un fatto o un’esperienza.

Ne consegue che i gruppi possiedono capacità curative che vanno ben oltre il superamento del senso di alienazione, dell’isolamento sociale e della possibilità di condividere il proprio disagio con altre persone.

... la regola aurea di ogni gruppo di sviluppo, come nella vita, è che “ Ciascuno riceve nella misura in cui dà ”.

Le assenze dal gruppo sono quindi sempre una rinuncia ad un’opportunità di lavoro per sé, ma anche un’irresponsabile sottrazione di energie e di confronti emotivi per gli altri partecipanti. "


Bibliografia essenziale

Yalom, Teoria e pratica della psicoterapia di gruppo, Boringhieri, 1997
Anzieu, Il gruppo e l’inconscio, Borla, 1986
Bion, Experiences in Groups, Basics Books, 1961
Carli, Paniccia e Lancia, Il gruppo in psicologia clinica, La Nuova Italia Scientifica, 1988
Correale, Neri, Contorni, Fattori terapeutici nei gruppi e nelle istituzioni, Borla, 1995
Neri, Esperienza di sé nel gruppo, Borla, 2000
Giusti, Cardini, Gruppi pluralistici, Sovera 1994

psicologo siena
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