Terapia breve - Psicoterapeuta a Siena

Dr. F. Giubbolini Studio medico di psicoterapia - Siena • set 23, 2018

Terapia Focale di breve periodo per affrontare problemi e crisi specifiche

Terapia breve focale Siena SFBT

Una recente tendenza dell'intervento psicoterapico è quella relativa all'uso di metodi di terapia di breve periodo per aiutare le persone ad affrontare problemi e crisi specifiche. Derivate da teorie analitiche e di apprendimento, queste terapie hanno tecniche di trattamento proprie e specifici criteri di selezione dei pazienti. Le terapie di breve periodo hanno suscitato un grande interesse e ottenuto una diffusa popolarità.

La maggior parte delle caratteristiche di base della terapia breve venne identificata da Franz Alexander e Thomas French nel 1946. Essi descrissero un'esperienza terapeutica che mette il paziente a suo agio, manipola il transfert e usa tentativi di interpretazione in modo flessibile. L'interesse era posto sullo sviluppo di un'esperienza emozionale correttiva in grado di riparare eventi traumatici del passato e di convincere il paziente che sono possibili nuovi modi di pensare, sentire e comportarsi.

Il fattore predittivo più importante di un esito positivo è la motivazione dei pazienti per il trattamento. Inoltre, i pazienti devono essere in grado di trattare concetti psicologici, di rispondere all'interpretazione e di concentrarsi e risolvere il conflitto relativo all'elemento centrale o nucleo, che sottende al loro problema fondamentale. I pazienti devono anche essere in grado di sviluppare un'alleanza terapeutica e di lavorare con il terapeuta per conseguire uno stato di benessere emotivo.

Gli aspetti comuni di tutti i tipi di terapia breve (con la sola eccezione della terapia interpersonale) superano di gran lunga le loro differenze. Questi comprendono l'alleanza terapeutica o l'interazione dinamica tra il terapeuta e il paziente , l'uso del transfert , l'interpretazione attiva di un focus terapeutico o problema centrale , e il termine precoce della terapia.

Più che in ogni altra forma di psicoterapia, i risultati di tali trattamenti brevi sono stati studiati estensivamente. Contrariamente alle idee prevalenti secondo cui i fattori terapeutici nelle psicoterapie sono aspecifici, studi controllati e altri metodi di valutazione (per esempio, interviste con esaminatori non prevenuti, autovalutazione dei pazienti) indicano l'importanza delle tecniche specifiche usate.

Malan riassunse i risultati in cinque maggiori generalizzazioni:

La capacità di reale guarigione in certi pazienti è molto maggiore di quanto si pensasse.

Un certo tipo di paziente sottoposto a terapia breve può trarre un notevole beneficio da un esame pratico del suo conflitto nucleare nel transfert.

Tali pazienti possono essere individuati preventivamente attraverso un processo di interazione dinamica, poiché sono responsivi e motivati e in grado di affrontare sentimenti disturbanti, e per essi è possibile definire un focus circoscritto.

Quanto più la tecnica è radicale in termini di transfert, profondità di interpretazione ; tanto più radicali saranno gli effetti terapeutici.

Per alcuni pazienti disturbati, anche solo un focus parziale scelto accuratamente può essere efficace dal punto di vista terapeutico.


Il limite della terapia breve è nella sua stessa definizione: la brevità. Questa può consentire l'efficace risoluzione di un nucleo specifico, ma ovviamente incide solo parzialmente sull'essetto personologico globale del paziente stesso. Tuttavia, la terapia breve può, qualora si renda necessario, rappresentare la motivazione iniziale ad un trattamento più ampio ed a più lungo termine. Pertanto, l'occasione di un trattamento psicoterapico più esteso non deve mai essere esclusa, nè dal paziente nè dal terapeuta.

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