Psicoanalisi e psicoterapie di derivazione psicoanalitica

Dr. F. Giubbolini psicoterapeuta a Siena • ott 09, 2018

La psicoterapia di derivazione psicoanalitica

Generalità su psicoterapia psicoanalitica e psicoanalisi


La psicoanalisi e la psicoterapia psicoanalitica sono trattamenti derivati dalla teoria psicoanalitica. La psicoterapia psicoanalitica viene talvolta indicata come psicoterapia psicodinamica, psicoterapia ad orientamento introspettivo, psicoterapia intensiva, psicoterapia esplorativa o psicoterapia di scoperta.

Sebbene una forma di psicoterapia breve, basata su principi psicoanalitici o psicodinamici, abbia avuto un notevole sviluppo sia nella pratica clinica sia in diversi studi di ricerca, la nostra discussione si limita alla psicoterapia psicoanalitica di lungo termine, o estesa, la cui durata si considera in genere superiore ai 6 mesi.


La psicoterapia psicoanalitica viene spesso suddivisa nel sottotipo espressivo e in quello di sostegno .
Il tipo espressivo, che sottolinea l'interpretazione dei conflitti interni e il conseguimento dell'introspezione, è molto più vicino alla vera e propria psicoanalisi.
La psicoterapia di sostegno , ispirata a principi psicodinamici, è orientata alla ricostruzione e al rinforzo delle difese del paziente e al loro orientamento verso modalità sane e adattative di soluzione dei problemi. In pratica, la psicoterapia psicoanalitica si sposta spesso, in modo flessibile, lungo un continuum espressivo-di sostegno , ma per motivi di chiarezza i due tipi sono discussi separatamente.


La scelta della psicoanalisi, della psicoterapia espressiva o di quella di sostegno, si basa soprattutto sull'attenta valutazione psicodinamica del singolo paziente. Sebbene la diagnosi descrittiva del DSM possa essere utile nel prendere una decisione, l'informazione da essa fornita è limitata. La motivazione del paziente a comprendere, i caratteristici punti di forza e le debolezze dell'ego, la qualità delle relazioni oggettuali del paziente e la coesione dell'Ego sono tutte caratteristiche psicodinamiche di cui si deve tenere conto.


PSICOANALISI


Quando Sigmund Freud sviluppò inizialmente la psicoanalisi, alla fine del XIX secolo, stava trattando pazienti isterici sulla base dell'ipotesi che la liberazione dei ricordi infantili (prima repressi), attraverso un approccio catartico, avrebbe alleviato i sintomi. Quando egli si accorse che i sintomi non scomparivano con l'abreazione, elaborò la teoria delle associazioni libere, nella quale i pazienti venivano invitati a dire tutto quello che veniva loro in mente, senza censure di sorta. Pertanto il punto focale dell'analisi si spostò dai ricordi profondi alle difese e ai conflitti tra ego, id, superego e realtà esterna.


Dal tempo di Freud, la teoria delle relazioni oggettuali ha guadagnato terreno, sotto l'influenza di Melanie Klein, Donald W. Winnicott, Ronald Fairbairn, Michael Balint e altri.

Di conseguenza, è aumentata l'importanza dell'analisi delle manifestazioni delle relazioni oggettuali interne del paziente nel transfert e controtransfert del rapporto analitico.

La psicologia del sé di Heinz Kohut ha inoltre ispirato maggiore attenzione alle esigenze delle personalità dei pazienti e alle frammentazioni del sé che si verificano quando l'analisi non riesce a soddisfare le esigenze dei pazienti riguardo un transfert speculare, gemellare o idealizzante.

psicologo siena
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